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ULTIMATA LA PRIMA FASE DEL PROGETTO “MAKE A WISH”

30/03/2015

Belgrado, 30 marzo

Oggi si è chiusa la prima fase del “Make a WISH to the Sovereign Order of Malta”: si è trattato del periodo in cui i ragazzi delle scuole elementari, delle zone colpite dalle tragiche alluvioni del maggio 2014, potevano inviare all’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta a Belgrado le loro lettere con la espressione di un WISH.

Sono arrivate oltre 3000 lettere con le richieste più diverse ed originali, da quelle particolarmente commoventi, dietro alle quali spesso traspare tristezza e disagio, a quelle più “leggere” tipiche della fascia di età dai 5 ai 13 anni. Ora inizia per l’Ambasciata e per la apposita Commissione – composta da: Patron del progetto S.A.R. il Principe Alexander Karadjordjevic; S.E. Rev.ma Mons. Stanislav Hocevar, Arcivescovo cattolico di Belgrado; Dottor Andrea Simoncelli, Presidente delle Assicurazioni Generali – Serbia; Professor Nenad Prokic, Project Manager – Make a WISH to the Order; Dott. Professoressa Aleksandra Aranđelović, Direttrice del Centro Medico Universitario Zvezdara; Primo Consigliere d’Ambasciata Dottor Carlo Buora e l’Ambasciatore Alberto di Luca, come Presidente della Commissione – il lavoro più importante inerente alla analisi e alla selezione dei WISH, nonchè quello della ricerca dei fondi per soddisfarne il maggior numero possibile.

A questo proposito è da segnalare la conferma di una importante serata benefica, dedicata al “Make a WISH”, che si terrà il 19 giugno nel Principato di Monaco. Un evento significativo anche per la presenza di celebri artisti – Umberto Tozzi, Ivana Spagna, Leroy Gomez dei Santa Esmeralda, Eddy Jordan’s Band – e di sponsor prestigiosi – Dom Perignon, Bentley e Gaga.

Anche in questa occasione si è rivelato determinante il radicamento dell’Ordine, diffuso in 120 paesi del Mondo: infatti l’Associazione Monegasca dell’Ordine ha offerto il suo patrocinio alla benemerita iniziativa interamente dedicata alla possibilità di dare momenti di gioia ai ragazzi serbi colpiti dalla gravissima calamità naturale dello scorso Anno. Altri aiuti sono già stati confermati dalle strutture dell’Ordine della Lombardia (Italia), da singoli membri così come da donatori esterni provenienti da altri paesi.