Il regolamento
Belgrado, 8 marzo 2021
Il Sovrano Ordine di Malta ha una storia millenaria di dedizione e di servizio ai poveri, ai deboli, agli ammalati, agli anziani, alle persone sole.
In Serbia diverse iniziative umanitarie, ospedaliere e sociali sono state promosse dall’Ambasciata dell’Ordine a Belgrado insieme a programmi di istruzione e di formazione, in particolare per gli adolescenti e gli orfani.
I genitori e/o i medici curanti di giovani con difficili patologie, bisognosi di cure particolari o di interventi chirurgici di significativa difficoltà o rarità, nel corso del 2021 possono segnalare all’Ambasciata dell’Ordine di Malta a Belgrado la loro situazione e le loro urgenti esigenze.
Nel 2015 il progetto realizzato dall’Ambasciata e battezzato “Make a WISH to the Order of Malta” – finanziato con i proventi di un Charity Dinner svoltosi con successo nel Principato di Monaco – ha raggiunto 1.500 bambini delle zone duramente colpite dall’alluvione del 2014.
Quel positivo risultato ha incoraggiato a ripetere la stessa iniziativa nel 2016 con un nuovo “Make a WISH to the Order of Malta” destinato persone con disabilità fisiche e mentali. I destinatari del progetto 2016 vivono in due istituti: l’Istituto per bambini e giovani di Sremcica (vicino a Belgrado) – benemerita istituzione pubblica che ospita fino a 300 persone di età diverse – e la Casa per persone con disabilità mentali del Monastero della Chiesa Ortodossa serba “Santa Petka”, nel Villaggio di Izvor (vicino a Paracin nella Serbia centrale), che può ospitare fino a 92 persone di sesso femminile, anche loro di età diverse.
Sono così diventati realtà WISHES quali attrezzature mediche, a Izvor, per una più rapida e migliore analisi dei casi clinici; sono state consegnate ingenti quantità di abbigliamento da giorno e da notte a Sremcica; sono state fornite lavatrici e asciugatrici industriali per migliorare il livello d’igiene a Izvor e Sremcica; è stata consegnata un’Ambulanza completamente attrezzata a Izvor; è arrivato a Sremcica l’atteso e sognato Minibus; e diversi altri WISHES minori.
Nel 2017 il progetto, che aveva avuto l’incoraggiamento dei vertici governativi sia del Sovrano Ordine di Malta sia della Serbia, prevedeva che i difficili casi, non risolvibili nel Paese nelle strutture pubbliche a ragione di lunghe liste di attesa, potessero essere trattati in strutture private con il supporto finanziario dell’Ambasciata dell’Ordine di Malta. Nel corso del 2017 abbiamo aiutato 6 ragazzi che hanno avuto la necessità di semplici interventi chirurgici – ma possibili solo dopo un eccessivo periodo di attesa – o operazioni complesse come quella della nostra piccola Sandra.
Il 2018 è iniziato con l’esaudire il WISH di un’apparecchiatura medicale per l’Istituto Santa Petka a Izvor ed è poi proseguito a marzo, concretizzando un altro WISH relativo alla necessità di un’apparecchiatura medicale.
Dall’11 luglio 2018 abbiamo cominciato a collaborare con l’Associazione Ciechi di Serbia (http://www.savezslepih.org.rs) dove siamo ritornati il 13 di ottobre per consegnare uno dei loro WISH più utili e desiderati, quello di avere una macchina stampante Breille.
A volte anche una automobile – indispensabile in una comunità – può essere un WISH che merita la nostra attenzione: l’abbiamo consegnata il 27 luglio alla Madre Superiora Suor Glikerija, del Centro di Santa Petka. Sino alle due operazioni chirurgiche – una delle due di particolare delicatezza – in novembre e dicembre. E per la prima volta l’intervento è stato effettuato, a Nis, ad una signora di 85 anni.
E siamo al 2019. Oltre a varie iniziative umanitarie, volevamo tornare ad organizzare un Charity Dinner importante: obiettivo 150 ospiti. Il consuntivo: 292 presenze fisiche e 16 “virtuali”! Un successo importante per chi, in Serbia, contava su questa serata.
Un ottimo risultato reso ancora più consistente grazie ai numerosi sponsor e all’asta silenziosa.
Nel corso del Dinner l’Amb. Alberto di Luca e il Delegato Niccolò D’Aquino, oltre a ringraziare tutti i presenti, hanno voluto ringraziare gli sponsor e due persone in particolare: il Prof Antonio Bartorelli, responsabile della Unità Operativa Cardiologia Interventistica del Cardiologico Monzino per aver recentemente operato un paziente di Belgrado che aveva inviato in Ambasciata la richiesta per il suo “complesso” WISH, e la Soprano canadese Claire Coolen che negli ultimi tre anni si è esibita sul palco del Teatro Nazionale dell’Opera di Belgrado in occasione della nostra Festa Nazionale.
Con l’eccezionale risultato ottenuto è stato possibile sostenere alcune iniziative della Delegazione lombarda del Sovrano Ordine di Malta, ma soprattutto accogliere favorevolmente WISHES che arriveranno da bambini serbi bisognosi di particolari cure e dall’Istituto Santa Petka di Izvor che ospita 92 ragazze con disabilità psicofisiche.
2020. L’anno che tutti ricorderemo per la tragedia del Covid-19. Naturalmente grande attenzione è stata data alla pandemia e alle terribili conseguenze soprattutto per chi ha più bisogno. Abbiamo fatto fare e consegnato migliaia di mascherine nel corso di tutto l’anno. CI hanno richiesto delle maschere-respiratori che abbiamo trovato in Italia e fatte arrivare a Belgrado. Abbiamo sempre sostenuto il progetto “A hot meal in a Cold Winter” e nell’ambito del “Make a WISH” abbiamo, per la prima volta, organizzato un delicato intervento chirurgico fuori dai confini della Serbia: in Turchia.
Ma è stato anche l’anno in cui abbiamo ricevuto in Ambasciata un “Make a WISH” dal Centro Clinico della Repubblica di Serbia. Il desiderio era quello di introdurre una nuova procedura nella pratica clinica della Rizotomia dorsale selettiva (SDR) che viene utilizzata per alleviare il dolore e la spasticità nei bambini con paralisi cerebrale. Per questi giovani pazienti finora l’unica possibilità di curarli era quella di inviarli all’estero, a spese del Servizio Sanitario Nazionale. Il trattamento molto costoso della Rizotomia dorsale selettiva è un metodo chirurgico in cui le radici nervose dorsali (sensoriali) vengono interrotte.
Il Centro Clinico aveva un team specializzato che si stava preparando per applicare questa procedura qui in Serbia. Per cominciare, c’era la necessità di un sistema per il neuro-monitoraggio intraoperatorio a 16 canali. Questo dispositivo consente il trattamento in Serbia con gli evidenti vantaggi clinici e risparmiando fondi che potranno essere allocati a quei casi che veramente necessitano trattamenti fuori dal Paese.
L’attrezzatura medicale oggi è prodotta negli Stati Uniti ed il suo costo è di parecchie decine di migliaia di Euro. Il “Make a WISH” del Centro Clinico è stato quello di avere l’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta a Belgrado, partner determinante di questo acquisto, insieme al Ministero della Salute della Repubblica di Serbia.
Per l’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta, è stata una decisione presa immediatamente col cuore, ma che per essere realizzata ha avuto la necessità di avvalersi di chi si è già dimostrato generosamente disponibile a supportare le nostre iniziative: LDS Charities Serbia e Manpower Group Serbia (anche grazie all’intervento personale del loro Direttore Sig. Hangimana).
Con queste esperienze, e sempre animati dalla spinta che ci donano la Fede e la missione melitense, anche nel 2021 con il “Make a WISH to the Order of Malta” cercheremo di aiutare il maggior numero possibile di persone, mantenendo la priorità verso i più deboli, i bambini e gli orfani.
È necessario che la segnalazione dei casi, indirizzata all’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta a Belgrado, sia accompagnata da una descrizione scritta e dettagliata della patologia sofferta, redatta dal medico curante e/o dalla struttura ospedaliera serba ove sono state eseguite, fino a quel momento, le analisi e le cure (i testi dovranno essere preferibilmente in lingua inglese).