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L’Ambasciata dell'Ordine in Serbia distribuisce i suoi "pasti caldi in un inverno freddo"

13/01/2014

A Sabac dal 25 dicembre e ad Aleksinac dall’11 gennaio fino alla fine di febbraio

L’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta a Belgrado ha organizzato per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, una serie di giornate dedicate a “un pasto caldo in un inverno freddo”.

Sabato 11 gennaio 60 persone si sono ritrovate nella cittadina di Aleksinac, presso il locale Centro della Caritas, per ricevere il pranzo offerto dall’Ambasciata dell’Ordine, insieme ad una speciale benedizione dell’Arcivescovo cattolico di Belgrado, S.E. Mons. Stanislav Hocevar, e del Diacono ortodosso Nenad Popovic. Alla giornata inaugurale della iniziativa hanno partecipato l’Ambasciatore dell’Ordine, Alberto di Luca, il Sindaco di Aleksinac, Nenad Stankovic, il Direttore dell’Ospedale locale, Dott. Dragan Stamenkovic, e Bratislava Stojkovic, coordinatore per gli Affari Sociali presso il Centro per il Lavoro Sociale di Aleksinac. Era anche presente il Direttore della Caritas serba, Miloje Veljic, prezioso partner organizzativo per questo importante evento di solidarietà umana.

Il saluto dell’Amb. di Luca e le parole di fede e di incoraggiamento di S.E. Mons. Hocevar  sono state beneauguranti per il Capodanno ortodosso e per la condivisione di un momento di serena fraternità, anche se inserito in una vita duramente segnata da tante difficoltà. L’avvio della iniziativa ad Aleksinac ha fatto seguito a quella già in corso, da dicembre, nella città di Sabac. Il primo pranzo è stato infatti organizzato, per il Santo Natale cattolico, nelle strutture della Parrocchia di Sant’Anna. Il 30 dicembre sono stati due i pranzi offerti a 75 persone: uno presso il reparto di Psichiatria dell’Ospedale, l’altro presso la struttura Day Hospital dedicata alle persone con disturbi mentali. Si è pensato a queste persone particolarmente bisognose perché, oltre ad essere in difficoltà economiche, si trovano spesso prive del calore familiare e in condizioni di grave disagio sociale. Il 3 gennaio il “pasto caldo” è stato offerto dall’Ambasciata dell’Ordine presso il Centro per i rifugiati di Bosnia e Croazia. Sabac si colloca vicino ai confini con la Bosnia e con la Croazia dove, negli anni ’90, più di 8.000 furono i rifugiati, e in questa città venne allora creato uno dei primi centri di accoglienza per i profughi. Attualmente ne sono ancora ospitati circa 80, la maggior parte dei quali anziani e malati che non hanno una casa dove andare. L’iniziativa promossa dall’Ambasciata dell’Ordine proseguirà,  sia a Sabac sia a Aleksinac,  per i mesi di gennaio e febbraio.