Coloro che fuggono dalle tragedie delle guerre, delle persecuzioni e della fame – costretti, per sopravvivere, ad abbandonare le loro terre e a chiedere asilo politico in un altro paese – sono sempre e indiscutibilmente una questione umanitaria.
È per questo che il Sovrano Ordine di Malta, come testimonia la sua millenaria storia – senza mai considerare le diversità di origini, di fede religiosa e di orientamento politico – è ovunque presente laddove piu acuta è la necessità di aiutare, di soccorrere, di curare.
La ”chiusura” delle frontiere tra Serbia e Ungheria ha provocato ulteriori gravi problemi e grandi difficoltà ai profughi provenienti dalla Siria e dalle zone limitrofe da anni devastate da feroci combattimenti.
A seguito di questi tristi sviluppi, il flusso migratorio verso l’Unione Europea cercherà di seguire nuove rotte e, per quelli che già si trovano in Serbia, il tentativo sarà di entrare via Croazia.
Nonostante ciò molti profughi sono ancora al confine tra Serbia e Ungheria.
L’Ordine di Malta, fin dall’inizio di questa dolorosissima situazione, è attivo in tutte le zone coinvolte e, grazie al generoso impegno dell’Associazione ungherese e alla instancabile guida dell’Ambasciatore a Budapest, l’Arciduca Michael von Habsburg Lothringen, ha inviato, insieme ai volontari del soccorso, degli automezzi per un primo aiuto alle persone più in difficoltà.
di San Giovanni di Gerusalemme
di Rodi e di Malta